Biancospino

Origine
Crateagus Oxyacantha o “Biancospino” deriva dal greco e significa “fiore acuminato”.
È una pianta perenne appartenente alla famiglia delle Rosaceae e caratterizzata da piccoli fiori bianchi molto profumati.
Sono arbusti o piccoli alberi spinosi. Il frutto è una piccola drupa che diventa rossa a maturità.
Principi bioattivi
I fiori, le foglie e frutti, usati nelle preparazioni, contengono flavonoidi, composti triterpenici, olio essenziale e procianidine.
Proprietà terapeutiche
Viene attribuito al biancospino un effetto cardiotonico, antiipertensivo e antiaritmico. Inoltre è da segnalare che il biancospino possiede una attività antiossidante.
Meccanismo d’azione
L’azione inotropa positiva del biancospino è attribuita all’inibizione delle fosfodiesterasi con aumento dell’AMP ciclico intracellulare. Sono state riportate inoltre un’azione ACE inibente ed un’azione antagonistica sulla tachicardia indotta attraverso l’attivazione dei recettori β1 addrenergici dell’adrenalina, effetto correlato al contenuto di procianidine.
Tollerabilità
Il biancospino è sicuro con un rischio terapeutico inferiore a quello dei digitalici. Gli effetti collaterali sono lievi e reversibili. Quelli più frequentemente riportati sono nausea, vertigini, disturbi gastrointestinali, vampate di calore e palpitazioni.