Hai dei vuoti di memoria? Ti è mai capitato di dimenticare un nome, una data, o un appuntamento importante?

La perdita di memoria è una tra le preoccupazioni che più affligge la società al giorno d’oggi. Capita sempre più spesso che la nostra capacità di ricordare e di concentrarci venga a meno quando più ne abbiamo bisogno.

Perché ci succede?

Lo stile di vita spesso frenetico dovuto ad impegni lavorativi, famigliari, sociali, ecc., crea stress e sovraccarico psicofisico che, se protratti nel tempo, possono causare problemi di memoria e affaticamento cognitivo che comporta una maggiore difficoltà a mantenere l’attenzione in attività che richiedono energia mentale.

Ma cosa è lo stress?

Lo stress è una reazione naturale dell’organismo detta “fight or flight” (combatti o fuggi) che si verifica in risposta a una minaccia reale o percepita dall’ambiente che ci circonda. E’ una reazione primordiale governata dalla parte più ancestrale del nostro cervello che si innesca in situazioni di pericolo. Questo addirittura attiva la nostra memoria ed aiuta a fissare il ricordo di quella esperienza.
Finita l’emergenza, il corpo ritorna ad una situazione di equilibrio. Lo stile di vita frenetico invece fa si che il nostro organismo reagisca come se fosse sempre in una situazione di pericolo, generando uno stato di stress permanente.
Lo stato di stress cronico provoca un deterioramento della memoria e delle nostre capacità cognitive. Questo succede perché il nostro organismo reagisce producendo alti livelli di cortisolo dovuto ad uno squilibrio dell’asse ipotalamo-ipofisi-surrene.

Cosa possiamo fare per migliorare la memoria e la concentrazione?

Innanzitutto è importante essere consapevoli che la perdita di memoria in queste situazioni di stress cronico non è necessariamente dovuta ad una patologia sottostante.
Una delle prime cose che dobbiamo fare è contrastare lo stress, ecco alcuni suggerimenti:

  • Mantenere uno stile di vita sano scegliendo attività che possono aiutare a rilassarci: ad esempio, la meditazione, lo yoga, la musica e la lettura, una passeggiare all’aria aperta, possono essere di grande aiuto.
  • Cercare di dormire bene e per il tempo giusto, curando in maniera appropriata l’igiene del sonno che vuol dire andare al letto possibilmente sempre alla stessa ora, non usare il computer e altri dispositivi elettronici prima di coricarsi.
  • Adottare una corretta alimentazione, seguire la dieta mediterranea, non fare pasti abbondanti e moderare il consumo di alcool a cena. Sarebbe auspicabile inoltre non consumare sostanze stimolanti come caffè prima di andare al letto.
  • Svolgere attività fisica regolare, esercizi sia di forza che di resistenza, meglio se fatti in compagnia per socializzare (lunghe camminate, ginnastica aerobica in acqua, palestra). Se affrontato con regolarità, l’esercizio fisico produce sostanze che contrastano lo stress come l’endorfine. Non è raccomandabile fare attività fisica in orario serale in quanto il rilascio di alcune sostanze endogene possono interferire con la qualità del sonno.
  • Allenare la memoria, ad esempio con la lettura, giochi o passatempi che richiedono l’uso delle capacità cognitive (es. settimana enigmistica) , lo studio di una nuova lingua o uno strumento musicale.

Ci sono soluzioni naturali che aiutano la memoria?

Sì, tra i rimedi naturali, la fitoterapia può essere un valido aiuto.
Esistono piante che agiscono specificamente sulla capacità cognitiva, migliorando la memoria e la concentrazione come la Bacopa monnieri.
Altre piante hanno invece proprietà adattogene cioè la capacità di aumentare la resistenza dell’organismo agli stimoli esterni e allo stress. Questa proprietà è una caratteristica unica del regno vegetale. Tra le piante adattogene troviamo l’Eleuterococco senticosus e la Rhodiola rosea.

Bacopa monnieri

Eleuterococco senticosus

Rhodiola rosea

Memorens® compresse con Bacopa, Eleuterococco ed Equilmixin® – un fitocomplesso creato dal nostro Dipartimento di Ricerca e Sviluppo per arricchire e potenziare le proprietà del prodotto – migliora la memoria e le funzioni cognitive.

Inoltre, le sue proprietà neuroprotettive e tonico-adattogene aumentano la resistenza dell’organismo in momenti di fatica e debolezza e quando si abbassano i livelli di concentrazione e attenzione.


Referenze

  • A Harvard Medical School Special Health Report – Kirk R. Daffner, MD, FAAN. Improving memory. Understanding age-related memory loss. (2019)
  • Panossian , Wikman G. Evidence-Based efficacy of adaptogens in fatigue and molecular mechanisms related to their stress-protective activity. Curr. Clin. Pharmacol.; 4(3): 98-219. (2009)